
Museo Archeologico "Antonio De Nino"
Archeological museum "Antonio De Nino"

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Come arrivare
Una vasta necropoli a valle dell’abitato e un’ampia acropoli a 500 m circa di distanza, testimoniano l’esistenza di una città sannitica. Identificata usualmente con Aufidena, centro italico dei Sanniti Pentri, Alfedena fiorì dal VII al III sec. a.C., fino alla conquista ed al saccheggio operato dai Romani all’inizio della terza guerra sannitica nel 298 a.C. Nella storia della riscoperta del Sannio antico, Alfedena rappresenta uno dei capitoli più importanti ed è per questo che il Museo Archeologico dedicato alla memoria di Antonio De Nino, raccoglie oggi parte dei reperti provenienti dalla Necropoli di Campo Consolino, interessata dagli scavi dal 1974 al 1979, e dall’insediamento del Curino, interessato dagli scavi dal 1985 al 1989. Dalle testimonianze archeologiche di Alfedena e dei suoi dintorni, risulta chiaro che la città antica, con la sua necropoli e le sue fortezze, fosse un centro importantissimo della regione in epoca preromana, fiorita principalmente nei secoli VI-IV a.C. Verso di essa convergevano le principali vie che mantenevano in relazione l’Alta Valle del Sangro con le valli vicine, popolose e fertili, abitate da genti affini. Nel Museo sono conservati preziosi oggetti provenienti dalle tombe scavate nell’area di Campo Consolino: anelli digitali, perle di pasta vitrea, collane di ambra , pendagli in bronzo e le cosiddette chatelaines provenienti dalle sepolture femminili; dalle sepolture maschili invece armi in ferro, dischi corazza con inciso il quadrupede fantastico a collo di cigno, detto kardiophylax.
" "Di tutti i popoli con cui i Romani si trovarono a dover contendere la supremazia sull'Italia, nessuno fu più minaccioso dei Sanniti. Forti e valorosi, possedevano un territorio più ampio e un temperamento più risoluto di qualsiasi altra popolazione della penisola. Per mezzo secolo e più, dal 343 al 290 a.C., impegnarono i Romani nei tre successivi conflitti noti come guerre sannitiche, e riaccesero la lotta contro di loro ogni volta che ne ebbero occasione nel corso dei due secoli seguenti" (da il Sannio e i Sanniti di E.T. Salmon)
The museum, founded in 1897, contains the most remarkable finds come to light in the course of the excavations in the Samnite necropolis of Alfedena-Campo Consolino.
The digging operations, which Lucio Mariani started at the end of the nineteenth century, brought to light interment tombs dated from the VI to the IV century B.C. and rich funeral arrays, among which a bronze belt, a Samnite three-disk breastplate and two pieces of armor covering the chest named kardiophylakes.
