Luigi Antonelli
commediografoLuigi Antonelli
(1877 – 1942)
commediografo
Luigi Antonelli, uno dei principali esponenti del teatro d’innovazione, che si sviluppa nel periodo tra le due guerre mondiali, nacque a Castilenti, in provincia di Teramo, nel 1877. La sua formazione universitaria si svolse a Firenze dove si iscrisse inizialmente alla facoltà di Medicina ed in seguito a quella di Lettere.
La sua prima attività fu la scrittura giornalistica; collaborò con le principali testate dell’epoca, fu redattore della Tribuna e fondò, insieme a Basilio Cascella, il periodico L’Illustrazione abruzzese di cui fu anche direttore. In quegli anni cominciò a manifestarsi la passione per il teatro che lo portò a scrivere opere teatrali facendone la sua attività principale.
Esordì nel 1909 con la commedia Il gioco della morte, rappresentata al Teatro Argentina di Roma, senza ottenere ottenne alcun successo. Si affermò come autore teatrale solo qualche anno dopo, nel 1918, con la commedia L’uomo che incontrò se stesso, rappresentata al Teatro Olimpia di Milano.
Da allora Antonelli si impose all’attenzione della critica seppure i giudizi sulla pièce furono discordanti e divisi tra il favore e l’apprezzamento come da parte di Antonio Gramsci, e il disappunto come da parte di Gigi Livio.
Luigi Antonelli è stato uno dei principali esponenti del teatro grottesco insieme a Chiarelli, Cavacchioli, Rosso di San Secondo e Pirandello. Egli preferiva definire il suo teatro “umorismo fantastico” dal momento che faceva grande ricorso al mondo della fantasia, del sogno, della fantascienza e della magia in una continua disgregazione della dimensione realistica.
Si cimentò anche in ambito cinematografico seppure con grande cautela e fu anche autore di novelle e racconti brevi nei quali applicò lo stesso realismo fantastico già adoperato in ambito teatrale.