Remo Brindisi
pittoreRemo Brindisi
(1918-1996)
pittore
Remo Brindisi nasce a Roma il 25 aprile del 1918, al numero 91 di Borgo Vittorio. Nell’anno successivo la sua famiglia, di origini abruzzesi, si trasferisce a Penne (Pe), dove Remo frequenta prima le scuole elementari e medie e poi la Scuola d’Arte, in cui il padre Fedele insegna scultura in legno.
Dopo una breve permanenza a L’Aquila, dove la famiglia si era stabilita nel 1935, egli parte per Roma per frequentare i corsi del Centro Sperimentale di Scenografia, per i quali aveva vinto una borsa di studio, e le lezioni alla Scuola Libera di nudo dell’Accademia di Belle Arti. Nello stesso anno, grazie ad un’altra borsa di studio, si stabilisce ad Urbino ed entra nel corso quinquennale dell’Istituto Superiore d’Arte per l’illustrazione del Libro.
Terminati gli studi, nel 1940 si trasferisce a Firenze dove allestisce la sua prima mostra personale presso la Galleria Santa Trinità, il cui catalogo viene presentato da Eugenio Montale.
Il Brindisi dei primi periodi (1935/1945) è concentrato sull’angoscia dell’uomo del dopoguerra, proiettato in un contesto surreale, come mostrano i quadri Illustrazione di favole, Appunti da taccuino e Doccia militare. La sua figurazione attinge, in maniera filtrata e personale, dalla corrente cubista, distaccandosi man mano dal neorealismo che, secondo Brindisi, sacrifica l’autonomia della ricerca espressiva. La parte successiva del percorso creativo di Brindisi, quella che attraversa tutti gli anni ’60, si caratterizza per una ricerca particolarmente irrequieta da parte dell’artista, nella quale non è possibile individuare linee guida precise, a causa delle numerose spaccature attraverso le quali il suo linguaggio pittorico si evolve.