Castello di Roccascalegna
Collegamenti
Tutti i Luoghi della Cultura nella stessa provincia (CH)Altri Luoghi della stessa tipologia (Castello)
Come arrivare
Il castello medievale di Roccascalegna, posto su un alto e suggestivo sperone di roccia che domina l'intera valle del Rio Secco, si presenta come un organismo risultante dall'aggregarsi di vari corpi ad uso residenziale e militare racchiusi da una cinta muraria.
Il complesso risale per lo più al XIV-XV secolo, con tracce di preesistenze murarie normanne (XII secolo) e svevo-angioine (XIII secolo). Fu feudo degli Annechino (circa 1450-1530), dei Carafa (1531-1600), dei De Corvis (1600-1717), dei Nanni e infine dei Nanni-Croce che mantennero il castello dal 1806 fino al 1980, quando lo donarono al Comune.
Nell'intero complesso si possono distinguere, a partire dall'ingresso posto al culmine di una ripida gradinata di pietra, i resti della garitta che proteggeva l'accesso al castello e una prima torre di sentinella, a pianta circolare, parzialmente crollata, caratterizzata da un rinforzo della muratura nella parte inferiore e da buche da fuoco nella parte superiore. Sulla sinistra dell'ingresso si nota ancora un portale in pietra a tutto sesto con ghiera ornata da un cuore rovesciato, che un tempo permetteva l'accesso ad una torre a pianta semicircolare crollata nel 1940 in seguito a violenti nubifragi.
Costeggiando il fianco nord-ovest emergono le masse di altre due torri addossate alle mura, entrambe a pianta semicircolare: la "Torre del carcere" e la seconda, più stretta e allungata, nota come "Torre del forno" dalla presenza appunto di un forno al suo interno. Entrambe sono caratterizzate da spesse e compatte cortine murarie interrotte solo da scarse aperture e buche da fuoco. Tra le due torri si frappone un edificio rettangolare in pianta, detto attualmente "magazzino" probabilmente appartenente all'antico corpo residenziale. Adiacente alla Torre del forno e con essa comunicante è la cappella del S. Rosario, costruita nel 1577, come testimonia l'iscrizione sul portale d'ingresso; all'interno si presenta come un semplice vano rettangolare che conserva i segni di molte sopraelevazioni. Dall' esterno della chiesa, tramite gradini in pietra che si insinuano nella roccia, si accede all'ultima torre detta "Torretta", l'unica del complesso a pianta quadrata, appartenente con buona probabilità ad una fase costruttiva precedente l'edificazione delle torri semicircolari, ovvero all'età svevo-angioina. La Torretta, posta sul punto più alto dello sperone roccioso, è coronata da merlatura guelfa e caratterizzata da numerose aperture quadrate e fori per l'avvistamento. E' stata in parte costruita con materiale di spoglio come sembrerebbe ipotizzabile dall'impiego di due pietre squadrate nei piedritti dell'ingresso, decorate da incisioni raffiguranti candelabri ebraici a sette bracci e provenienti da un altro edificio di cui però si ignora l'ubicazione.
Il versante sud-est del castello, privo di altre torri a causa della morfologia della roccia in questo tratto, è invece costeggiato da un camminamento e rinforzato all'esterno da contrafforti semicircolari. Nella muratura esterna del fianco nord-ovest e delle torri semicilindriche sono ben visibili le tracce di una precedente merlatura, pertinente probabilmente alla fase normanna del complesso, prima che le torri venissero sopraelevate e rinforzate in età aragonese. Gli interni attualmente si presentano spartani e privi di elementi decorativi significativi, con strutture moderne, frutto dei lavori di restauro e recupero terminati nel 1996. Il castello, proprietà del Comune di Roccascalegna, in seguito alla sua ristrutturazione, è diventato un centro culturale che ospita negli ambienti delle torri e del cosiddetto "magazzino" importanti mostre temporanee. L'aula della cappella del Rosario è diventata invece una piccola sala convegni.